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Cosa vedere a Palma de Mallorca: la Cattedrale di Santa Maria e il magico Pueblo Español

Immagine di Cristina Marco
Cristina Marco
Copywriter con dieci anni di esperienza in articoli su bellezza, moda e lifestyle per le donne over 50.

C’è una cosa che ho imparato durante i viaggi: anche se il tempo a disposizione è poco, basta scegliere due o tre posti giusti per riuscire comunque a comprendere il significato di una città.

È quello che è successo a me e a mio marito, quando abbiamo fatto tappa a Palma de Mallorca durante la crociera nel Mediterraneo.
Attraccando di prima mattina, siamo scesi dalla nave verso le nove e quindi avevamo poche ore a disposizione prima di reimbarcarci nel pomeriggio.
La tentazione di correre ovunque era forte ma alla fine abbiamo deciso di vivere la città con calma, soffermandoci su due meraviglie che da sole valgono il viaggio:

  • la cattedrale di Santa Maria, con il vicino Palazzo Reale dell’Almudaina
  • il suggestivo Pueblo Español
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Prima di raccontartele, ti dico solo una cosa: Palma è piena di altre meraviglie! Quindi se stai organizzando il tuo itinerario e hai più tempo a disposizione, segnati anche:

  • Castello di Bellver – Castello medievale unico per la sua pianta circolare, situato su una collina panoramica. Da lassù si gode una vista spettacolare su Palma e sul mare. Dentro, cortili eleganti e un piccolo museo raccontano la storia dell’isola.
  • Quartiere di Santa Catalina – L’anima trendy di Palma: vicoli colorati, locali alla moda, bistrot fusion e atmosfera bohémien. Perfetto per passeggiare, sorseggiare un vermut e respirare la Palma più giovane e creativa.
  • Mercato dell’Olivar – Mercato coperto nel cuore della città, pieno di banchi di pesce freschissimo, frutta, verdura e tapas irresistibili. Una festa per gli occhi e il palato, amatissimo anche dai locali.
  • Passeig del Born – Viale elegante, fiancheggiato da alberi ombrosi, boutique di lusso e caffè storici. È il salotto buono di Palma, perfetto per lo shopping o per fare una pausa osservando il viavai cittadino.
  • Centro storico (Casco Antiguo) – Un labirinto di vicoli medievali, cortili segreti, palazzi nobiliari e balconi fioriti. Il cuore antico di Palma, dove ogni angolo racconta una storia e si respira un’atmosfera autentica.
  • Museo Es Baluard d’Art Modern i Contemporani – Museo d’arte moderna ospitato in un’antica fortificazione con vista sul mare. Ospita opere di artisti spagnoli e internazionali e ha terrazze panoramiche da cui ammirare Palma.
  • Plaça Mayor – Piazza rettangolare circondata da portici e palazzi color ocra, animata da artisti di strada, mercatini artigianali e tavolini all’aperto. È il cuore vivace della città vecchia.
  • Parc de la Mar – Grande spazio verde ai piedi della cattedrale, con un laghetto artificiale che riflette l’abside della Seu. Perfetto per una passeggiata, con vista mare e cattedrale in un solo sguardo.

Leggi il sito Vivere Maiorca così puoi approfondire ogni angolo di questa città splendida.

La Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca: il cuore gotico della città

La prima tappa non poteva che essere lei, la Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca, conosciuta come La Seu, come la chiamano affettuosamente gli abitanti di Palma.
E ti assicuro che è impossibile non restare senza fiato quando te la ritrovi davanti perché è uno di quei monumenti che non si limitano a stare lì immobili, ma sembrano vivere e respirare sotto il sole delle Baleari.

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La Cattedrale di Palma si erge su una leggera altura, proprio sopra il Parc de la Mar, e domina lo skyline della città. Anche se molti la associano subito al mare — perché si vede benissimo dal porto, dalle mura e dal lungomare — la facciata principale della Cattedrale di Santa Maria di Palma non è rivolta verso il mare, ma guarda verso l’interno della città e verso il vicino Palazzo Reale dell’Almudaina.

Dal lato mare, invece, si vede il fianco e la parte posteriore dell’edificio, cioè l’abside della Cattedrale di Palma, con le sue grandi finestre gotiche e i possenti contrafforti.
Se mai ti capiterà di visitare questa isola stupenda, devi immortalare questa parte perché è tra le viste più famose di tutta Palma de Mallorca, soprattutto al tramonto.

Un po’ di storia della Cattedrale di Santa Maria di Palma

La storia della Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca sembra uscita da un appassionante romanzo storico.
Tutto ebbe inizio nel 1229, quando il re Giacomo I d’Aragona partì per riconquistare Maiorca ai Mori.
Durante la traversata, la sua flotta fu sorpresa da una tempesta violentissima, perciò, spaventato dagli eventi, il sovrano fece un voto: se fosse riuscito a salvarsi, avrebbe costruito una grande cattedrale in onore della Vergine Maria.
E così nacque il sogno della Cattedrale di Palma.

I lavori cominciarono nel 1230, ma andarono avanti lentamente, attraversando secoli e stili diversi, la facciata, per esempio, fu completata solo nel 1601, e successivamente subì restauri e modifiche.
Anche questo la rende affascinante: è un monumento nato medievale, ma cresciuto nel tempo, un simbolo che racconta la storia di Palma de Mallorca.

La facciata della Cattedrale di Palma: uno spettacolo di dettagli gotici

Arrivando dal mare, attraversato Parc de la Mar, ci si trova in una piazza relativamente piccolina delimitata da una parte dal muro del palazzo Reale e dall’altra dalla facciata principale della Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca.

È imponente e armoniosa, con quelle sue linee verticali, gli archi rampanti e una miriade di pinnacoli traforati che svettano verso il cielo.
Talmente grande che anche stando appoggiati al muro di fronte, non si riesce a fotografarla nella sua interezza.

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La facciata è un esempio perfetto di gotico catalano, con tre grandi portali, il più importante dei quali è il portale centrale, detto anche Porta del Mirador.
Sopra il portale si trova un baldacchino in pietra finemente scolpito, e tutto intorno si possono osservare piccole statue di santi e motivi floreali, scolpiti con una precisione incredibile.

Un elemento distintivo della facciata è la presenza dei contrafforti giganti, che la sostengono lateralmente e che conferiscono all’intero edificio quell’aspetto possente ma leggero allo stesso tempo.
E più sali con lo sguardo, più scopri nuovi dettagli: doccioni scolpiti, archi acuti, cornici traforate, tutti lavorati con una maestria che lascia davvero senza parole.

Gli interni della Cattedrale di Palma: pura meraviglia gotica

Entrando nella Cattedrale di Santa Maria di Palma, ci si trova davanti ad una navata centrale altissima, supera i 40 metri, e viene sorretta da quattordici pilastri sottili che si slanciano verso l’alto come alberi di pietra.
La luce filtra dall’alto attraverso le splendide vetrate colorate, proiettando sulle pareti fasci di luce blu, rossa, gialla e verde.

L’interno della Cattedrale di Palma è maestoso ma non opprimente, nonostante le dimensioni imponenti, c’è una leggerezza che deriva dalla luminosità degli spazi.
Le pareti sono decorate da numerose cappelle laterali, ognuna con il suo piccolo altare, statue gotiche o barocche, pale d’altare riccamente decorate, elementi che raccontano secoli di arte e devozione.

foto presa del web

Il coro ligneo gotico, finemente intagliato, con stalli decorati da motivi floreali e figure di animali fantastici, è uno degli oggetti più pregevoli della Cattedrale di Palma insieme al grandioso organo monumentale, con le sue canne dorate che svettano verso la volta gotica.

Il rosetone della Cattedrale di Palma: l’Occhio del Gotico

Ma la vera star della Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca è senza dubbio il grande rosone centrale, uno dei più grandi rosoni gotici d’Europa.
Con i suoi oltre 13 metri di diametro, è un’esplosione di luce e colore.

L’effetto è spettacolare sempre, ma durante il solstizio d’inverno accade qualcosa di veramente magico: la luce del sole entra inclinata e i raggi attraversano il rosetone, proiettando un gigantesco cerchio multicolore sulla parete opposta.

L’intervento di Gaudí nella Cattedrale di Palma

Non tutti sanno che la Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca ha anche un lato moderno, grazie all’opera visionaria di Antoni Gaudí, incaricato nel 1904 di restaurare e “ringiovanire” gli interni.

Gaudí non stravolse la struttura gotica, ma lasciò un’impronta inconfondibile spostando il coro per aprire lo spazio visivo.
Progettò nuovi candelabri modernisti in ferro battuto, realizzò lampadari sospesi dalle forme organiche e disegnò nuovi elementi decorativi.
Tra questi, il più celebre è il baldacchino pensile sopra l’altare maggiore, decorato con motivi vegetali e pendagli colorati.

Parc de la Mar: lo specchio della Cattedrale

Proprio ai piedi della Cattedrale di Santa Maria, il Parc de la Mar è uno dei luoghi più piacevoli di Palma de Mallorca.

Parc de la Mar: lo specchio della Cattedrale
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Un grande specchio d’acqua riflette l’abside della cattedrale, creando una vista spettacolare soprattutto al tramonto, quando il cielo si tinge di rosa e oro.
Qui abbiamo passeggiato lungo i vialetti, riposando sulle panchine circondate da palme godendo della brezza marina. Ovviamente ho approfittato per scattare foto indimenticabili e respirare l’atmosfera rilassata di Palma, a pochi passi dal centro storico.

Il Palazzo Reale dell’Almudaina: un castello che racconta secoli di storia

Proprio accanto alla cattedrale, sorge il Palau Reial de l’Almudaina, una dei luoghi meno conosciuti dai turisti frettolosi, ma che merita assolutamente di essere inserita nella lista di cosa vedere a Palma de Mallorca.

L’edificio ha radici arabe, il nome stesso, Almudaina, deriva dall’arabo “al-mudayna”, che significa “la cittadella”. Originariamente era una fortezza moresca, costruita per difendere Palma e fungere da residenza per i governatori musulmani.
Dopo la riconquista cristiana, fu Giacomo II a trasformarlo in Palazzo Reale, rinnovandolo in stile gotico catalano.

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Ancora oggi, il Palazzo Reale dell’Almudaina di Palma è la residenza ufficiale del re di Spagna quando si trova sull’isola, anche se viene utilizzato solo in occasioni particolari.

La facciata del Palazzo Reale Almudaina

Dall’esterno, il Palazzo Reale dell’Almudaina di Palma de Mallorca ha un’aria solida ma elegante. Le sue mura sono costruite con blocchi di pietra color miele, in perfetta continuità cromatica con la vicina Cattedrale di Palma. Gli archi acuti, le finestre bifore e le merlature tradiscono subito l’influenza gotica catalana, ma si possono ancora cogliere dettagli di stile moresco nei portici interni e nei cortili.

Le pareti delle enormi stanze sono decorate da arazzi antichi, raffiguranti scene di battaglie, caccia o momenti della vita di corte. Molti di questi arazzi risalgono al XVII e XVIII secolo e sono di una bellezza sorprendente, con colori che sembrano ancora vivi nonostante i secoli trascorsi.
C’è anche una piccola cappella palatina in stile gotico, decorata con archi acuti e finestre in alabastro, che lasciano filtrare una luce calda e soffusa.

Ma il mio angolo preferito è stato senza dubbio il cortile interno del Palazzo Reale dell’Almudaina.
Un rettangolo elegante, pavimentato in pietra, al centro del quale svetta una piccola fontana e tutto intorno palme altissime che si ergono verso il cielo, ci sono anche archi a tutto sesto che creano uno spettacolare gioco di ombre e luci sulle pareti di pietra.

El Pueblo Español di Palma de Mallorca: il giro della Spagna in un solo luogo

Visitare la Cattedrale di Santa Maria di Palma de Mallorca e il Palazzo Reale dell’Almudaina è stato come fare un tuffo indietro nei secoli, camminando tra pietre cariche di storia e arte.

Ma la nostra giornata a Palma de Mallorca non poteva continuare senza provare una delle specialità spagnole: il pulpo a la gallega che abbiamo consumato in una taverna dal sapore tradizionale.
Bisogna dire che questo piatto è di origine galiziana quindi molto distante dalle isole Baleari, ma ormai si trova in tutti i ristoranti spagnoli.
Noi lo abbiamo mangiato con le famose patatas bravas, patate bollite e fritte con paprika e salsa brava (aglio, cipolla e peperoncino) una vera bontà!

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Quindi, con la pancia piena e il cuore leggero, ci siamo diretti verso una delle tappe che più aspettavo: il Pueblo Español di Palma de Mallorca. (si, perché esiste un Pueblo Español anche a Barcellona!)

Devo confessarti che prima di andarci avevo letto pareri contrastanti, infatti c’è chi dice che sia “solo un parco turistico”, mentre altri lo definiscono un luogo affascinante perché riesce a concentrare la bellezza architettonica di tutta la Spagna in un solo luogo.
Io faccio decisamente parte del secondo gruppo, perché l’ho trovato affascinante, fotogenico e pieno di dettagli. È perfetto per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a scoprire i mille volti della cultura spagnola, soprattutto durante una breve sosta a Palma de Mallorca in crociera.

Una porta monumentale per iniziare il viaggio: la Puerta de Bisagras di Toledo

La nostra visita al Pueblo Español di Palma de Mallorca inizia dall’ingresso, dominato dalla replica della Puerta de Bisagras, una delle porte più celebri e spettacolari della città di Toledo.

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Nella realtà, questa porta è una costruzione imponente, di origine musulmana ma trasformata nei secoli cristiani, caratterizzata da due torri cilindriche colossali unite da un corpo centrale sormontato dallo stemma reale spagnolo scolpito in pietra.
L’originale è costruita in pietra grigia e serviva da ingresso principale alla città medievale di Toledo, un po’ anche per trasmettere soggezione e imponenza a chiunque la attraversasse.

Nel Pueblo Español di Palma, la Puerta de Bisagras è riprodotta in scala ridotta, ma mantiene la stessa forma: torri rotonde, corpo centrale, archi e decorazioni scolpite.
Non è imponente come l’originale, ma riesce comunque a far percepire quella sensazione di passaggio tra il mondo esterno e un luogo speciale, quasi magico.

Appena siamo passati sotto quell’arco, noi ci siamo davvero sentiti come se stessimo lasciando Palma de Mallorca per entrare in una piccola Spagna.
Purtroppo non posso elencarti tutti i monumenti meravigliosi che abbiamo visto ma ti racconto comunque di quelli che mi hanno colpita di più e che valgono il giro dentro al Pueblo Español.

L’Eremita de San Antonio de la Florida – l’omaggio a Goya

Poco dopo l’ingresso, ci siamo imbattuti nella riproduzione della Eremita de San Antonio de la Florida, una chiesetta famosa a Madrid soprattutto per gli affreschi di Francisco Goya.

L’edificio originale, costruito nel XVIII secolo, è esternamente molto semplice: una piccola chiesa ottagonale con una facciata spoglia e un tetto a doppia falda.
Ma il vero tesoro è dentro: Goya ha decorato la cupola e le volte con affreschi leggeri e luminosi, pieni di angeli, figure umane in movimento, cieli tersi e dettagli delicatissimi.
È considerato uno dei capolavori assoluti del grande pittore spagnolo.

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Nel Pueblo Español Palma de Mallorca, la Eremita de San Antonio de la Florida è riprodotta solo parzialmente. L’esterno è fedele nella sua semplicità, mentre l’interno non riproduce gli affreschi di Goya in scala reale, ma presenta frammenti stilizzati, decorazioni leggere e colori pastello che vogliono evocare lo spirito dell’opera originale.
Non è la stessa emozione di vedere gli originali a Madrid, ma è comunque un angolo che lascia il segno.

Prenditi il tempo per contemplare la cupola affrescata che è veramente bellissima, io sono rimasta nella chiesetta almeno una decina di minuti per ammirare tutto.

Patio de los Arrayanes – la magia moresca dell’Alhambra

Il nostro giro attraverso il Pueblo Español Palma de Mallorca ci ha poi portati direttamente nel cuore dell’Andalusia, davanti alla riproduzione del Patio de los Arrayanes, ispirato all’Alhambra di Granada.

L’originale è un cortile rettangolare lungo quasi 80 metri, con al centro una vasca d’acqua così liscia da sembrare uno specchio.
Ci sono colonne moresche, archi meravigliosamente scolpiti e delicati motivi arabeggianti dei porticati. Le pareti sono decorate con piastrelle smaltate (azulejos) nei toni del verde, blu, turchese e bianco, disposte in intricati disegni geometrici tipici dell’arte islamica.

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Nel Pueblo Español Palma de Mallorca, il Patio de los Arrayanes è riprodotto in scala, ma riesce comunque a trasmettere la sua magia.
Anche qui trovi la vasca centrale, le colonne sottili e gli archi scolpiti, anche le mattonelle colorate sono riprodotte con estrema cura, nei colori blu cobalto, verde smeraldo e bianco, perfettamente disposte in motivi geometrici.

Sono rimasta incantata ad osservare i riflessi sull’acqua e il gioco di luci sulle decorazioni. In silenzio, davanti a tutta questa bellezza non ho potuto che immaginare alla magnificenza dell’Andalusia.

Stradine vive e piene di scorci

Una delle cose più sorprendenti del Pueblo Español Palma de Mallorca è che non è solo un insieme di monumenti riprodotti.
Tra un monumento e l’altro ti muovi attraverso vicoli stretti, lastricati in pietra, archi bassi, facciate colorate, balconi pieni di fiori e lampioni in ferro battuto.

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È come passeggiare in un vero quartiere spagnolo, dove il sole crea giochi di luce sui muri. Noi ci siamo divertiti tantissimo a perderci in queste stradine, scoprendo piccole piazze, fontane nascoste, angoli tranquilli dove sedersi a riposare.
È questa la magia del Pueblo Español di Palma de Mallorca: riesce davvero a far sentire chi lo visita come se stesse facendo il giro di tutta la Spagna senza lasciare Maiorca.

Torre de Santa Catalina – Valencia

All’improvviso, dietro una curva, ci siamo trovati davanti alla Torre de Santa Catalina di Valencia, uno dei simboli architettonici più amati della città valenciana.

L’originale è una torre campanaria barocca, costruita tra il XVII e il XVIII secolo con pianta esagonale, mura in mattoni color sabbia e dettagli scolpiti in stile barocco.
La torre è alta, slanciata, e termina con un piccolo coronamento aperto dove si trovano le campane, dalla cima, a Valencia, si gode di una vista magnifica sul centro storico.

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Nel Pueblo Español Palma de Mallorca, la torre è riprodotta fedelmente nelle forme, anche se è molto più bassa si riconoscono comunque le cornici barocche, le finestre strette, e i dettagli delle decorazioni scolpite.

Anche se non ci si può salire, trasmette perfettamente la sensazione dell’eleganza verticale tipica dell’architettura valenciana. Mi ha fatto venire voglia di tornare a Valencia per rivederla dal vivo!

Plaza de Santa María – Barcellona

Proseguendo il nostro giro, ci siamo ritrovati in uno degli spazi più ampi del Pueblo Español di Palma de Mallorca: la Plaza de Santa María, dominata dalla riproduzione del Palau de la Diputació di Barcellona.

L’edificio originale si trova nel cuore del centro storico di Barcellona ed è uno splendido esempio di architettura rinascimentale catalana, con facciate sobrie ma eleganti, archi a tutto sesto e grandi finestre decorate.
Ha uno stile raffinato, caratteristico della Catalogna.

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Nel Pueblo Español Palma de Mallorca, il Palau de la Diputació è riprodotto in scala con grande precisione.
La facciata presenta archi scolpiti, balconcini in ferro battuto e un imponente portale mentre l’intera piazza è pavimentata in pietra chiara e circondata da altri edifici in stile catalano.

Ormai stremati, ci siamo seduti qualche minuto su una panchina, semplicemente a guardare tutta questa magnificenza, immaginando la vita politica e i fasti della Barcellona rinascimentale.
È stato un piccolo viaggio nella storia civile della Catalogna.

San Félix de Torralba de Ribota – Aragón

Un angolo affascinante è quello dedicato alla Chiesa di San Félix de Torralba de Ribota, che ci ha portati dritti in Aragona.

La chiesa originale si trova in provincia di Saragozza ed è uno splendido esempio di arte mudéjar, costruita interamente in mattoni rossi.
La facciata è semplice ma arricchita da archi intrecciati e motivi geometrici che le conferiscono eleganza e leggerezza, pur nella solidità della costruzione. È un gioiello che racconta la fusione tra cultura cristiana e arte islamica.

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Nel Pueblo Español Palma de Mallorca, è presente solo la facciata esterna della chiesa, riprodotta in scala ridotta. Purtroppo non è visitabile all’interno, ma la resa estetica è davvero fedele poiché si notano perfettamente gli archi intrecciati e la tipica trama dei mattoni rossi, che catturano la luce del sole e creano bellissimi contrasti cromatici.
È uno degli scorci più suggestivi e mi ha fatto venire voglia di scoprire di più sull’Aragona, terra spesso meno conosciuta ma ricchissima di tesori artistici.

La Puerta de Toledo – Madrid

Infine, il nostro cammino si è concluso davanti alla Puerta de Toledo, una delle porte monumentali più importanti di Madrid.

L’originale fu costruita nel XIX secolo per celebrare il ritorno di Ferdinando VII.
Ha uno stile neoclassico con tre grandi archi, colonne doriche e bellissimi bassorilievi che ne decorano la parte superiore. A Madrid, si erge imponente in mezzo a una rotonda trafficata, un po’ come l’Arco di trionfo a Parigi.

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Nel Pueblo Español di Palma de Mallorca, la Puerta de Toledo è riprodotta in scala, ma conserva tutta la sua eleganza. Il doppio arco dell’entrata e le decorazioni scolpite sono realizzati con grande cura.
È stato il nostro “arco d’uscita”, come se il villaggio ci salutasse dicendoci: “Siete sempre i benvenuti, tornate presto!”

Un vero viaggio attraverso la Spagna anche se in poche ore

Se c’è una cosa che mi ha lasciato il Pueblo Español di Palma de Mallorca, è la sensazione di aver fatto un vero viaggio attraverso tutta la Spagna, pur rimanendo nella stessa città.
Ogni monumento racconta una storia diversa, ogni piazza cambia atmosfera, e passeggiare tra quelle stradine regala mille scorci da fotografare.

Io, pur avendo solo poche ore a disposizione durante la crociera, mi sono sentita come se avessi percorso la Spagna intera: dal nord gotico al sud moresco, passando per la Catalogna e l’Aragona.
E come puoi notare, ho camminato talmente a lungo per scoprire tutte le meraviglie da vedere, che a fine giro mi sono riposata su una panchina del Patio de los Arrayanes godendo della frescura e del gorgoglio della fontana.

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Se ami l’architettura, la fotografia, la storia o semplicemente vuoi vivere qualcosa di speciale e diverso dal solito, ti consiglio assolutamente di inserire il Pueblo Español Palma de Mallorca nel tuo itinerario.

Anche con poche ore a disposizione, Palma de Mallorca riesce a sorprendere con meraviglie come la Cattedrale di Santa Maria e il Pueblo Español.
Due tappe imperdibili per chi vuole vivere il cuore della città e portare a casa ricordi indelebili.

Fammi sapere se hai mai visitato le isole Baleari e soprattutto se hai altri luoghi imperdibili da consigliarmi per la prossima volta che andrò a Palma de Mallorca.

Ti lascio questo bellissimo video di Traveler’s Album sul Pueblo Espagnol.

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